(..) i campi e le foreste offrivano allora due paesaggi completamente diversi. I campi senza l’uomo erano divenuti orfani, come colpiti in sua assenza da una maledizione. I boschi invece, liberi dall’uomo, in salvo, si erano fatti belli come prigionieri tornati alla vita. (…) Gli sembrava di vedere i campi come nel delirio della febbre, durante una grave malattia, e i boschi invece nello stato di lucidità dell’uomo guarito, e gli pareva che nel bosco abitasse Dio e sui campi sogghignasse il beffardo riso del diavolo. (…)
(Borìs Pasternàk, Il dottor Živago, ed. Feltrinelli)
Lavori di campagna
Vivere in un ambiente è bello quando l’anima è altrove. In città quando si sogna la campagna, in campagna quando si sogna la città. Dappertutto quando si sogna il mare.
(Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, ed. Einaudi)