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Un’opera che ritrae la natura è senza tempo. Come la natura stessa, che si conserva in un continuo avvicendarsi di creazione e distruzione. Eppure sembra immutata perché si riproduce uguale: per ogni morte, una vita nuova. Ciò è rassicurante e sconcertante. Ma che fascino, che bellezza… un paesaggista non esaurirà mai la sua fonte di ispirazione, può sedersi sempre nello stesso posto e fare ogni giorno un quadro diverso.

 

f.s.

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(...) il cielo era così terso da dare il capogiro (...) senza una nuvola era come un gigantesco occhio privo di palpebra. (...)

 

(Muratami Haruki, Nel segno della pecora, ed. Einaudi)

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Mietitura

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Un bel campo di frumento da mietere tra le colline.

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