(...) Io pensavo lo stesso pensiero
e passarono mille tramonti.
Come un bimbo vagavo leggero
fino agli estremi orizzonti.
E rividi la greve mia terra
e si spense il tramonto vermiglio:
risplendeva il mio fiore di serra
più tranquillo di un fiore di giglio. (...)
(Aleksàndr Blok, Poesia straniera del 900, ed. Garzanti)
(...) Dalla finestra della mia cella si vedevano solo campi, erano coltivati a grano. Nei pomeriggi d’estate, sai tra le due e le tre, in quell’ora terribile in cui non si sa cosa fare, mi mettevo lì e guardavo. Può essere tremenda la bellezza, no? Può fare paura più di qualsiasi altra cosa, orrore. I campi stavano fermi, assolutamente fermi, sicuri di sé, non c’era un filo di vento, tutta un’onda d’oro, compatta che andava da lì su su fino all’orizzonte. (...)
(Susanna Tamaro, Per voce sola, ed. Rizzoli)
Prati rossi
“Non è una questione di colori, è una questione di musica, capite?”
(Alessandro Baricco, Oceano Mare, ed. Feltrinelli)